incantevole natura selvaggia incontaminata

Come visitare l'isola dell' Asinara da Alghero

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L'isola dell'Asinara, uno dei paradisi del Nord della Sardegna, è un luogo di incantevole natura selvaggia incontaminata, circondata dalle trasparenze di un mare cristallino che tocca tutte le tonalità del turchese.

E'un luogo remoto e a tratti ostile. Il suo territorio è per lo più montuoso con coste alte e frastagliate, ricoperto dalla vegetazione tipica della macchia mediterranea.
In contrasto a questo territorio aspro, offre spiagge meravigliose e incontaminate, che attirano molti visitatori in cerca di luoghi ancora autentici dove possano rilassarsi e rigenerarsi.

L'isola è raggiungibile in barca e si può decidere di visitarla affidandosi a visite organizzate, oppure in totale autonomia.

La storia dell'Asinara e delle carceri

Per la sua posizione strategica nel Mar Mediterraneo la storia dell'Asinara fu teatro di molte battaglie ed è stata segnata dell'avvicendamento di molti popoli.

Come testimoniano alcuni siti archeologici come La Domus de Janas, tomba preistorica scavata nella roccia, situata a nord dell'isola, i primi insediamenti umani risalgono addirittura al periodo Neolitico.

Fenici e Greci approdarono sull'isola durante le loro navigazioni, successivamente anche i Romani la sfruttarono come zona di passaggio sulle rotte commerciali nel Mar Mediterraneo.

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente cadde in mano ai Vandali e in seguito all'Impero bizantino.
Fu proprio durante questo periodo che avvennero le prime occupazioni arabe e le popolazioni si videro costrette a ritirarsi dalle coste, lasciando l'isola al suo destino.

Con la nascita delle Repubbliche marinare in lotta per aggiudicarsi il controllo del Mediterraneo, l'Asinara tornò ad essere contesa tra la Repubblica di Genova e quella di Pisa, fino a che la famiglia dei Malaspina fece edificare il castello abbarbicato sul massiccio di Fornelli al fine di controllare il traffico nello stretto.

Nel 1885 l'Asinara fu trasformata in proprietà demaniale per regio decreto e gli agricoltori sardi e i pescatori liguri (circa 500) che abitavano sull'isola, furono cacciati e costretti a trasferirsi sulla costa sarda dove si stanziarono e diedero vita al paese di Stintino.

L'isola venne adibita a luogo di quarantena per i malati di tubercolosi e divenne anche colonia agricola penale.

Durante la Prima Guerra Mondiale l'intera l'isola divenne un campo di prigionia per i soldati austro-ungarici.

Negli anni Settanta l'Asinara rimase completamente inaccessibile a causa dell'istituzione del carcere di massima sicurezza per la detenzione dei criminali, soprattutto di terroristi, di banditi appartenenti all'anonima Sarda e dei mafiosi più pericolosi sottoposti al regime carcerario duro 41 bis.
Questo sistema penale, uno dei più duri che la storia italiana abbia conosciuto, costituito da controlli rigidissimi e l'impossibilità di fuga, ha fatto ottenere all'isola il soprannome di Alcatraz d'italia.

Le strutture carcerarie da anni in disuso e in stato d'abbandono, sono ancora visibili, a memoria del triste passato di quest'isola, in contrasto con lo scenario paradisiaco di un mare turchese e spiagge bianche.

Solo nel 1997 il carcere venne chiuso e l'isola tornò ad essere accessibile ai visitatori.
Circa un secolo di isolamento ha permesso di preservare la natura facendole conservare il suo aspetto selvaggio ed incontaminato.

Il parco nazionale dell'Asinara

Nel 1997, successivamente alla chiusura delle carceri, è stato istituito il Parco Nazionale dell'Asinara, un'area naturale protetta lunga 18 km e con una superficie di 52 km quadrati, che corrisponde all'intera isola, e che da allora è diventata patrimonio di tutti.

Le bellezze naturalistiche e paesaggistiche dell'isola tuttora intatte, sono accessibili ai visitatori, ma nell'assoluto rispetto di questo raro tesoro ambientale.

Per visitare il Parco naturale, ci si può affidare ad una delle tante aziende turistiche che organizzano tour dell'isola.

Il territorio dell'Asinara si sviluppa su più di 100 km di costa; la costa occidentale è alta e rocciosa e presenta ripidi pendii che finiscono a strapiombo nel mare (sono numerose le grotte), la costa orientale è più bassa e ricca di piccole cale.

Il modo migliore per poter raggiungere e visitare queste calette (molte di queste inaccessibili a piedi) e ottimizzare il tempo a disposizione, è sicuramente un tour in barca.

Naturalmente è possibile visitare l'isola in completa autonomia.
Tuttavia è fondamentale sapere che, a tutela dell'isola, non è assolutamente consentito l'accesso di mezzi privati a motore, e anche l'introduzione di animali da compagnia è severamente vietata al di fuori delle aree urbane di Cala d'Oliva e Cala Reale.

Non tutta l'isola è accessibile: esistono infatti aree preservate integralmente, indicate da cartelli ben visibili che riportano la lettera A, dove non solo vige il divieto di balneazione, ma anche l'accesso a piedi. La stessa restrizione è presente in mare, dove boe di colore giallo indicano i confini dell'area protetta.

L’isola è attraversata da un’unica strada cementata lunga 25 km, che partendo da Fornelli va verso nord e si sviluppa interamente sul versante orientale fino a Cala d’Oliva.
Da qui si diramano diverse strade sterrate che collegano numerose spiagge e carceri ormai in stato di abbandono.

La strada che collega Fornelli a Cala Reale è spettacolare ma molti tratti di costa sono interdetti ai visitatori, in quanto rientrano nella zona di Riserva Totale, dove l'accesso è negato.

La vegetazione è quella tipica della macchia mediterranea, formata da bassi arbusti e pochi alberi dalla chioma più alta. Lungo le coste possiamo trovare il finocchio selvatico, il ginestrino della scogliera, il ginepro fenicio, il lentischio, una specie di euphorbia molto diffusa che fiorisce in primavera e molte specie endemiche tra cui il limonio dell'asinara e il fiordaliso spinoso.

Il nome "Asinara" deriva dalla presenza di una razza unica, autoctona, di asinelli bianchi che vivono allo stato brado e che sono diventati il simbolo dell'isola.
Attualmente se ne contano novanta esemplari.
Oltre agli asini selvatici, l'animale più caratteristico dell'isola, coesistono lepri, donnole, cinghiali e mufloni.

Le spiagge più belle dell'Asinara

Le cale dell'Asinara sono numerose e incastonate come gioielli nelle scogliere frastagliate.
Alcune spiagge sono facilmente raggiungibili, mentre l'accesso di altre è proibito al fine di custodire il fragile ecosistema.
Pertanto è meglio essere ben informati sul regolamento del parco che stabilisce quali sono le zone inaccessibili e quali sono le spiagge dove la balneazione è proibita.

Spiagge accessibili

Cala Stagno Lungo: una piccola spiaggia di sabbia bianca protetta dalla scogliera e dalla macchia mediterranea che fa da contrasto alle meravigliose tonalità di verde azzurro con un fondale basso e trasparente.
Una piattaforma agevola l'accesso all'acqua anche dalla scogliera.

Cala dei detenuti o Sa Murighessa: è poco distante dalla spiaggia di Cala d'Oliva e si trova circondata da una pineta in un'incantevole insenatura dalle acque di un azzurro e di una trasparenza mozzafiato. Nel periodo estivo viene collocata anche una piattaforma per rendere più semplice l'ingresso in mare. Adatto per praticare lo snorkeling.

Cala d'Oliva: situata a nord est dell'isola, questa spiaggia di piccole dimensioni, di sabbia bianchissima e con un'acqua limpida, è circondata da una rigogliosa vegetazione tipica della macchia mediterranea ed è protetta dai venti.

Cala Sabina: Spiaggia imperdibile situata nel nord dell'isola. E' raggiungibile lungo un sentiero dopo una camminata di mezz'ora circa.
Anche qui è consentito fare il bagno nelle sue acque trasparenti ricche di pesci e praticare snorkeling.

Spiagge non accessibili

Cala Sant'Andrea: una delle più belle spiagge dell'Asinara situata all'interno dell'Area Marina Protetta. E' un'insenatura di sabbia fine e bianchissima incorniciata da una suggestiva vegetazione. Il mare è cristallino e mostra varie tonalità di turchese.
L'accesso a questa spiaggia è interdetto poiché soggetto a tutela ambientale.

Cala Sgombro di dentro: cala affascinante immersa nella macchia mediterranea, caratterizzata dalla varietà dei suoi colori; la bianca roccia granitica affiora dal mare formando isolotti e contrasta con tutte le tonalità dell'azzurro acceso del mare e del verde della vegetazione. E' una delle calette più tortuose e dell'Asinara, raggiungibili solo via mare. Non è permesso l'accesso.

Cala Trabuccato: un angolo di paradiso dalle trasparenze tropicali. E' una spiaggia piuttosto lunga paragonata alle altre spiagge sull'isola ed è situata nell'area protetta. Pertanto è visitabile solo dalla barca, ma non è consentito fare il bagno.

Cala d’Arena: sicuramente una delle spiagge più belle dell'isola, un gioiello inserito in un contesto paesaggistico notevole e sormontata dalla Torre aragonese. Anche questa cala è nella lista delle aree a tutela integrale e quindi non ne è consentito l'accesso.

Come visitare l'Asinara

L’isola dell’Asinara si può raggiungere esclusivamente via mare, con una propria barca oppure con un traghetto da Porto Torres o da Stintino approdando a Fornelli o a Cala Reale.

La soluzione più rapida è partendo da Stintino e approdando a Fornelli, nel sud dell'Asinara in circa 20/30 minuti.

I collegamenti tra il porto turistico di Stintino e Fornelli sono effettuati dalla Linea del Parco e dalla compagnia S.B. Service per mezzo di piccole imbarcazioni.

Oppure ci si può imbarcare anche da Porto Torres per approdare a Cala Reale dopo un'ora e un quarto di traghetto.
I collegamenti tra Porto Torres e Cala Reale vengono operati dalla compagnia Delcomar dal porto commerciale di Porto Torres.

Sui traghetti non è permesso imbarcare nessun mezzo proprio a motore, ma è consentita solo la bicicletta pagando un supplemento.

Si può decidere di visitare l'isola usufruendo dei tanti servizi forniti dalle agenzie turistiche, come escursioni, visite guidate con mezzi diversi: 4x4, in barca a vela, in canoa, con il trenino o persino a cavallo.

Oppure visitarla in autonomia: a piedi, in autobus, in bicicletta o noleggiando un'auto elettrica.

Cosa fare nell'isola

Trekking dell'Asinara

Per gli amanti delle camminate naturalistiche, esistono sette diversi sentieri di trekking per andare alla scoperta dell'isola.

Muoversi a piedi attraverso l'isola è la maniera ottimale per scoprire l'isola stando a stretto contatto con la natura lasciandosi stupire da scorci mozzafiato non visibili con altri mezzi.

Per percorrere questi sentieri è bene attrezzarsi per proteggersi contro il sole (soprattutto in estate) e il vento, approvvigionarsi con una buona scorta d'acqua, non uscire dai sentieri indicati e non addentrarsi nelle aree protette.

Sentiero del granito: partendo da Fornelli si percorre lo sterrato nella zona costiera della piana di Santa Maria e si arriva alle tre cave di granito. Il percorso è lungo circa 11 km con un dislivello di 73 m.
Durata 3 ore e 30 di cammino.  >> Prenota subito il sentiero del granito

Sentiero del Castellaccio: si parte dal molo di Fornelli e si sale verso il forte diroccato (il Castellaccio) che domina l'isola. E' un percorso panoramico di circa 8 km che richiede circa 2 ore e mezzo di cammino, nella parte finale c'è da segnalare una salita un po' ripida.

Sentiero dell'Acqua: un sentiero ad anello piuttosto facile e ben tracciato, tra i più conosciuti dagli amanti del trekking.
Partendo dal molo di Fornelli si passa vicino al mare, a stagni salmastri, fiumi, pozzi, sorgenti, abbeveratoi e piccole dighe. E' lungo circa 7 km richiede un'ora e tre quarti di cammino.

Sentiero della Memoria: dal centro visite di Cala Reale si snoda un sentiero che ripercorre il passato dell'isola: dalla ricerca delle più antiche tracce umane, a quelle più recenti; dalle grotte prenuragiche di Domus de Janas, alla Piana di Campus Perdu, fino all'ossario austro-ungarico attraverso un cammino di 5,5 km da percorrere in un'ora e mezza circa.

Sentiero dell'Asino Bianco: anche questo sentiero di circa due ore parte da Cala Reale. In direzione di Cala Trabuccato lungo la strada che costeggia il mare, ci si dirige verso l'antica torre aragonese del '600. Lungo il percorso di circa 8 km è facile riuscire ad incontrare gli asinelli bianchi.

Sentiero del Leccio: si parte dal piccolo villaggio costiero di Cala d'Oliva, per un percorso di oltre 13 chilometri percorribile in circa 4 ore e mezza.
Lungo il percorso sono presenti varie aree di sosta, canali e sorgenti che scorrono tra i lecci. Dal mare si passa a zone come Case Bianche e punta Scomunica, il punto più alto dell'isola.

Sentiero del Faro: dalla parte più alta del borgo di Cala d'Oliva si seguono le indicazioni per punta Sabina e si percorre il sentiero costiero sterrato che porta al faro. Il percorso è lungo 18 km, il dislivello è di 120m e la durata è di 5 ore e 30 circa.  >> Prenota subito il sentiero del faro

Visitare l'Asinara in bici elettrica

Un altro metodo per visitare in autonomia l'isola è quella di noleggiare una bicicletta o una mountain bike nei porti di sbarco a Fornelli o a Cala d'Oliva. Oppure, come già accennato, è possibile imbarcare la propria bicicletta sul traghetto.
Molti dei sentieri di trekking sono percorribili interamente o parzialmente anche in bicicletta. 

>> Noleggia una bici elettrica alla scoperta dell'Isola dell'Asinara da Porto Torres 

Visitare l'Asinara con le auto elettriche

Per visitare l'Asinara con un mezzo comodo in autonomia, la scelta migliore ricade sull'auto elettrica. È possibile noleggiarla a Fornelli e a Cala Reale (è consigliato prenotare con un certo anticipo, soprattutto in alta stagione) e può trasportare al massimo fino a quattro persone.
Le auto elettriche possono percorrere solo la strada cementata (e non lo sterrato) che collega Fornelli a Cala D’Oliva.
Questa è una strada panoramica e permette di raggiungere i principali luoghi di interesse.

Visitare l'Asinara in trenino

Partendo da Fornelli è possibile fare una visita guidata della durata di un giorno con il trenino gommato.
Questa soluzione è particolarmente adatta a comitive e gruppi di scolaresche.

La visita organizzata dura un'intera giornata ed è organizzata dagli stessi gestori del trasporto marittimo.

A bordo del trenino è presente una guida esclusiva del parco che racconta la storia dell'isola, inoltre fornisce informazioni sulla flora e la fauna locale.

Il trenino percorre lentamente tutta la strada cementata che taglia in verticale gran parte dell'isola per 25 km: la strada principale che collega Fornelli a Cala d'Oliva.

Per dare la possibilità di ammirare i panorami e gli animali che vivono in libertà e fotografarli, sono previste alcune fermate.

Vengono fatte soste vicino ai luoghi di maggior interesse, come l'ex carcere di massima sicurezza di Fornelli, la cui struttura risale al 1800. Sino a qualche tempo fa era possibile visitare anche l'interno delle celle, mentre oggi tutte le strutture versano purtroppo in uno stato di abbandono.

Nei pressi della Cala S. Andrea ci si può fermare nel punto dove si può scorgere il mare di fuori e scendere dal trenino per ammirare meglio il paesaggio.

Inoltre vengono effettuate fermate estemporanee per osservare e fotografare gli asini bianchi e quelli grigi allo stato brado.

Il pranzo viene consumato a Cala Stagno Lungo e in estate ci si può rinfrescare nell'acqua cristallina.
Oppure c'è la possibilità di visitare il CRAMA, "l'ospedale delle tartarughe" e centro di recupero degli animali marini, a Cala Reale, dove un tempo esisteva la colonia agricola e il lazzaretto.

Nel pomeriggio ci si dirige verso Cala D'Oliva, antico borgo del '700, e la visita continua con altre interessanti soste in punti di importanza panoramica come quello di Cala Trabuccato.

Visitare l'Asinara col fuoristrada

Chi desidera addentrarsi nell'isola attraverso le strade sterrate può prenotare un tour organizzato in 4x4 con conducente della durata di 8 ore, che da Fornelli arriva a Elighe Mannu nel cuore dell'Asinara, per andare alla scoperta di quasi tutte le cale e dei paesaggi mozzafiato non raggiungibili né con con l'auto elettrica, né con il trenino.

>> Prenota subito il Tour giornaliero in Fuoristrada nel Parco Nazionale dell'Asinara

Visitare l'Asinara in barca

L'isola può essere anche raggiunta con la propria barca prenotando un posto boa in una di quelle calette attrezzate a questo scopo (alcune sono riservate solamente alle imbarcazioni a vela).

Si consiglia di prenotare per tempo in modo particolare in alta stagione, in quanto i posti sono limitati. 

Visitare l'Asinara in veliero

Visitare l'Asinara in veliero è possibile: le escursione giornaliere partono dal porto di Stintino.
La prima interessante sosta è prevista a Cala Reale dove si ha la possibilità di visitare "l'ospedale delle tartarughe".
Lasciata Cala Reale si raggiunge Cala Barche dov'è possibile fare il bagno nelle sue acque limpide e cristalline e successivamente consumare il pranzo compreso nella tariffa.
Dopo il pranzo si riparte per raggiungere Cala d'Oliva che dista circa 30 minuti di navigazione.
Prima del rientro a Stintino è previsto un ultimo tuffo nelle acque turchesi di Cala del Bianco.

>> Prenota subito una Gita giornaliera in barca a vela all'Isola dell'Asinara da Stintino

Come muoversi sull'Asinara

Chi sceglie di godersi l'isola dell'Asinara con una visita fai da te e non affidarsi a nessuno dei tour organizzati dalle tante aziende turistiche, può pensare di optare per il servizio di autobus come mezzo di trasporto.
I bus collegano Cala Reale, Fornelli e Cala d’Oliva dal periodo che va da metà luglio ai primi di settembre.

Dove mangiare sull'Asinara

Sull'isola si può mangiare pesce fresco e i piatti tipici del luogo presso la Locanda del Parco, che dispone di una bella terrazza con vista sulla piccola spiaggia di Cala d'Oliva.
Altre alternative sono il ristorante L'asino Bianco a Cala d'Oliva con una buona varietà di piatti diversi, SognAsinara, un ostello semplice in un ex caserma a cala Reale, o il chiosco presso il molo di Fornelli.

Come raggiungere l'Asinara da Alghero

Da Alghero è possibile raggiungere l'isola dell'Asinara con la propria auto, oppure con il bus.
Utilizzando la propria auto si raggiunge il porticciolo di Stintino che dista 54 km, in 50 minuti circa, passando per la Strada Provinciale 42 dei Due Mari.
Una volta raggiunto Stintino, si deve parcheggiare l'auto nei pressi del porticciolo e proseguire il tragitto con il traghetto.

In alternativa all'auto si può prendere il Bus da Alghero che raggiunge il porto di Stintino impiegando all'incirca una ventina di minuti in più rispetto all'auto.

Una volta arrivati al porto di Stintino, per raggiungere l'Asinara, ci si imbarca (senza auto) sul traghetto in direzione Fornelli.

La tratta da Stintino a Fornelli è molto breve, dura circa 20/30 minuti.

Con la Motonave Ausonia gli orari di partenza sono alle 9,30 e alle 10,30.
Gli orari di rientro a Stintino sono rispettivamente alle 17,00 se si è partiti alle 9,30 e alle 18,00 se la partenza è avvenuta l'ora dopo.

Per l'imbarco bisogna presentarsi 15 minuti prima dell'orario di partenza.

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Come prenotare la visita all'Asinara

Per poter vivere in pieno un'esperienza indimenticabile su quest'isola davvero unica, il modo migliore è prenotare le escursioni all' Asinara con largo anticipo e organizzarsi per tempo per evitare spiacevoli inconvenienti.