Come raggiungere le Grotte di Nettuno

Grotte di Nettuno: in barca o a piedi?

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Le Grotte di Nettuno

Le Grotte di Nettuno rappresentano una delle formazioni carsiche più affascinanti della provincia di Sassari e dell'intera Sardegna, sono situate a circa 20 chilometri dalla città di Alghero e prendono il loro nome dalla divinità del mare che veneravano i romani, ovvero Nettuno.

Si tratta di una grotta che ha un'estensione di circa 4 chilometri, ma per ragioni di sicurezza solo una piccola parte è resa accessibile ai turisti che ne possono comunque ammirare tutto lo splendore. Mentre l'intero percorso è aperto solamente a dei team esperti di speleologi che possono effettuare ricerche e studi riguardo la storia di questo particolare sito.

Proprio l'interesse degli speleologi e le loro numerose ricerche hanno permesso di portare alla luce molti segreti di questo patrimonio naturale, pur essendo ancora molti quelli che si nascondono dentro quelle cavità rendendole se possibile ancora più affascinanti agli occhi dei visitatori.

La storia

La storia delle Grotte di Nettuno è ricca di misteri in parte ancora da scoprire, è molto plausibile che la loro formazione risalga all'incirca a 2 milioni di anni fa e che gli uomini primitivi conoscessero bene l'esisitenza di questo luogo in quanto al suo interno, e all'interno di molte altre grotte della zona, sono state ritrovate tracce che dimostrano pienamente come venissero utilizzate per vari scopi dagli stessi uomini primitivi.

La conoscenza delle grotte in epoche più recenti è da attribuirsi probabilmente ad un pescatore di Alghero chiamato Ferrandino che involontariamente si trovò dinanzi all'ingresso delle grotte, altre fonti citano però la possibilità che precedentemente furono gli antichi Romani ad essere i primi ad avere una conoscenza dettagliata delle grotte.

Questa teoria è accreditata dal fatto che nella vicina Grotta Verde vennero ritrovati resti di civiltà probabilmente risalente proprio al periodo di splendore dell'impero Romano, rendendo quindi difficile pensare che proprio i Romani non fossero a conoscenza dell'esistenza di questa grotta.

Grotte di Nettuno Alghero

Il Fascino delle grotte di Nettuno

Le Grotte di Nettuno rappresentano un vero e proprio paradiso naturale, il loro fascino è apprezzabile anche nel breve tratto che è accessibile ai visitatori grazie alla presenza di opere naturali che il tempo ha contribuito a rendere uniche nel loro genere.

All'ingresso delle grotte è presente una grande sala, resa unica dalla presenza del Lago La Marmora che deve il suo nome a un famoso naturalista italiano.

il lago ha delle caratteristiche uniche nel suo genere, l'acqua salata e le sue dimensioni lo rendono uno dei laghi salati più grandi d'Europa, all'estrema propaggine sotterranea del lago è inoltre presente una piccola spiaggia detta Spiaggia dei Ciottolini, il cui nome deriva dal fatto che una volta questa spiaggia era ricoperta da piccoli ciottoli, nel corso del tempo la sua morfologia è andata cambiando ed oggi si presenta fondamentalmente costituita da sabbia.

In questo primo tratto salta immediatamente all'occhio la presenza di pareti che grazie alla luce naturale derivante dall'esterno appaiono di una colorazione molto particolare, quasi a rispecchiare il colore del mare, inoltre dalle pareti è facile scorgere la presenza di stalattiti e di una costruzione stalagmitica affascinante che presenta al suo apice delle vaschette in grado di raccogliere l'acqua piovana utilizzata poi dalle specie di volatili che nidificano in quella zona di area marina, anche per questa ragione la stalagmite in questione prende il nome di Acquasantiera.

Superata questa prima sala e dopo una piccola discesa si giunge alla sala delle Rovine, il cui nome in questo caso deriva dai danni causati dai visitatori, in parte offuscati anche in questo caso dalla presenza di stalattiti e dalla colorazione azzurrognola delle pareti provocata dalla poca luce naturale ancora presente in questa sala e che lentamente abbandonerà la grotta nel resto del percorso.

La sala successiva è senza ombra di dubbio quella più caratteristica di tutto il percorso, prende il nome di sala della Reggia; a rendere unica questa sala è sicuramente il lago che rispecchia in tutto il suo splendore la bellezza di ciò che fa da ornamento al luogo con la presenza di strutture calcitiche in grado di raggiungere dimensioni fino a nove metri, dando quasi l'impressione di essere loro stesse a sorreggere il soffitto della sala, dal lago in questa sala spunta una caratteristica formazione stalagmitica detta Albero di Natale.

Alla sala della Reggia fa seguito la sala Smith, il nome di questa sala è particolarmente simbolico in quanto prende origine dal capitano inglese che nell'ottocento fu tra le prime persone a visitare le grotte, la caratteristica principale di questa sala è data dalla presenza di una grande colonna, la più grande della grotta, costituita da una sorta di colate simili a quelle delle canne di un organo, non a caso il nome di questa bellezza naturale è: il Grande Organo.

A questa tappa fa seguito una sala molto suggestiva in quanto in grado di stimolare la mente del visitatore fino a farlo sembrare all'interno di una cupola, per l'appunto ci si trova dentro una sala la cui formazione delle pareti sempre ad opera delle stalagmiti è perfettamente liscia e si portano fino al soffitto andando a ricordare a tutti gli effetti la caratteristica formazione a cupola delle chiese.

Dalla cupola il tetto inizia una discesa costante fino ad arrivare alla sala delle Trine e dei Merletti, in questo caso si può osservare l'incredibile capacità della natura di andare a ricreare delle opere estremamente simili alla realtà ed in questo caso si ammirano le formazioni simili a merletti, frange e intarsi di oreficeria.

Il percorso accessibile ai turisti termina con la Tribuna della Musica che ad oggi offre una spettacolare visuale dall'alto della grotta, mentre in passato rappresentava il punto da cui un orchestra accoglieva i visitatori della grotta suonando e permettendo agli stessi visitatori di danzare nella piccola spiaggia sottostante alla tribuna.

La parte della grotta non accessibile al pubblico è costituita dal Lago dei Funghi e dalla Galleria del Metrò. La durata della visita è di 40 minuti.

Come accedervi

Le grotte presentano una conformazione molto particolare che le rendono accessibili solamente con condizioni climatiche e marine buone, questo aspetto contribuisce a rendere questa metà ancor più suggestiva.

L'accesso può essere effettuato via terra tramite una scalinata di 654 gradini, opera dell'architetto Antoni Simon Mossa oppure in barca via mare con partenza dal porto di Alghero.

Escala del Cabirol (Alghero)

Come raggiungere le grotte di Nettuno a piedi

La visita alle grotte di Nettuno a piedi prevede un percorso molto particolare. Si può raggiungere con mezzi privati o mezzi pubblici il piazzale di Capo Caccia che dista all'incirca una mezz'ora dal centro di Alghero, dal piazzale si percorre la scalinata.

.La scalinata percorre per intero la parete del massiccio Capo Caccia con un percorso decisamente tortuoso e anche per questa particolarità l'opera venne ribattezzata "la scala del capriolo", a ricordare per l'appunto un capriolo che percorre le pareti rocciose tipiche dell'ambiente in cui vive.

.Prima della realizzazione di questa opera era possibile accedere alle grotte solo via mare e questo provocava un grosso disaggio al turismo dell'isola che spesso non era in grado di gestire la grossa mole di turisti che sceglievano di far visita al luogo.

L'idea della realizzazione della scalinata, o di una qualsiasi via d'accesso diversa dal mare, venne presa in considerazione già nel lontano 800, ma solo nel 1954 l'opera venne realizzata consentendo ad un numero decisamente maggiore di persone di visitare questo luogo.

A questo riguardo, molto famoso è il libro scritto nell'800 dal viaggiatore John Warren Tindale "The island of Sardinia", in cui faceva riferimento alla presenza delle Grotte di Nettuno, ma allo stesso tempo all'impossibilità di visitarle, nonostante il suo grande desiderio e il lungo periodo di soggiorno sull'isola sarda, e di come per colmare questa sua mancanza fu costretto a tener fede alla descrizione dello scrittore e viaggiatore La Marmora.

Tyndale nel suo libro faceva riferimento alla possibilità di costruire un tunnel che dal promontorio di Capo Caccia consentisse di raggiungere facilmente le grotte. A questa soluzione venne successivamente preferita la realizzazione della scalinata ad oggi presente.

--> Nel caso in cui si decidesse di visitare le grotte a piedi, il consiglio è quello di farlo nelle ore più fresche, tenendo in considerazione il fatto che tutta la scalinata è esposta al sole e per effettuare tutto il percorso è necessaria almeno una mezz'ora abbondante. Di conseguenza è sempre opportuno programmare con accortezza la visita in modo tale da gustarne a pieno tutti i dettagli senza soffrire troppo le alte temperature.

Battello grotte di Nettuno

Come raggiungere le grotte di Nettuno in barca

Raggiungere le grotte di Nettuno in barca è un'esperienza molto particolare, sia per l'unicità dell'esperienza ma anche per il bellissimo contorno che circonda le grotte.

Questo tipo di accesso è disponibile esclusivamente nel periodo che va dal mese di Aprile al mese di Ottobre, il periodo di tempo limitato in cui si può fare questo tipo di esperienza è semplicemente dovuto alle condizioni meteo marine in quanto l'avvicinamento in barca alla grotta risulta estremamente difficoltoso con condizioni meteo avverse.

--> La partenza in barca avviene dal porto di Alghero e il tempo di navigazione per raggiungere le grotte è di circa 40 minuti e prevede un costo che va dai 15 euro per gli adulti ai 7 euro per i bambini. Il costo del biglietto per la navigazione non comprende l'ingresso alla grotta il cui pagamento avviene direttamente sul posto.

La visita in barca consente di ammirare una piccola parte della costa nord-occidentale della Sardegna che presenta un paesaggio in grado di sorprendere chiunque. Nel caso si decidesse raggiungere il luogo in barca è possibile vedere altre cavità di origine carsica come ad esempio la grotta Verde e la grotta sommersa di Nereo, in particolar modo nel caso della grotta Verde la presenza al suo interno di un laghetto di acqua salmastra su cui riflette in parte la luce naturale rende possibile osservare la colorazione verdeggiante delle pareti della grotta.

Nel tragitto effettuato in barca sono inoltre osservabili siti come:

  • la riviera del Corallo: tratto costiero a sud della pianura di Nurra, prende la sua denominazione dalle ricchissime riserve di corallo rosso spesso utilizzato a fini ornamentali già dai tempi dell'antica Roma. All'altezza della riviera del corallo si trovano due isole, l'isola di Foradada e l'isola Piana.
  • Capo Giglio: promontorio roccioso di tipo prevalentemente calcareo, vista la sua posizione ha rappresentato un punto estremamente strategico nel periodo della seconda guerra mondiale. L'ampia visuale suggerì infatti di costituire sulla sua sommità una base antiaerea, la particolarità della base è che quasi tutto ciò che la costituisce venne costruito con materiale calcareo, lo stesso di cui è costituito il promontorio, questo portò alla capacità da parte delle forze militari di mimetizzare la base in maniera assolutamente eccezionale, ancora oggi sono osservabili varie costruzioni come caserme e deposito di esplosivi che hanno resistito agli eventi atmosferici e all'erosione causata dal trascorrere degli anni. Sulla sua sommità è presente la grotta del Dasterru mentre alla base del promontorio sono presenti delle grotte subacquee visitabili esclusivamente con attrezzature adeguate e possibilmente accompagnati da guide esperte.
  • Capo Galera: promontorio roccioso che presenta una conformazione particolare, una sua parte è caratterizzata dalla presenza di alte falesie che scendono a picco sul mare, mentre una seconda parte presenta una conformazione che scende delicatamente verso il mare e rappresenta una meta molto gettonata per chiunque desideri stare in pieno relax a godersi qualche ora di sole.

Per gli appassionati di immersioni la parte ad est di Capo Galera rappresenta un sito molto interessante per questo tipo di attività, in particolare per i professionisti.

La Grotta di Nettuno insieme alle numerose altre cavità di origine carsica presenti in questa zona dell'isola rappresentano inoltre il territorio in cui per molti anni è stato possibile l'avvistamento della foca monaca che poi nel corso degli anni è andata via via sparendo.

La scelta di raggiungere le grotte in barca è consigliabile nel momento in cui si voglia dedicare alla visita almeno una mezza giornata, considerando appunto le innumerevoli escursioni che il posto consente di effettuare una volta terminata la visita alle Grotte di Nettuno, tra le varie si possono elencare quelle alla Grotta dei Pizzi e dei Ricami.

Gli orari delle Grotte di Nettuno

La grotta è accessibile da Aprile a Novembre tutti i giorni dalle ore 9 alle 19, orario dell'ultimo ingresso. Da Novembre a Marzo tutti i giorni dalle 10 alle 15; la prenotazione è sempre obbligatoria.

Come arrivare grotte di Nettuno Alghero

A piedi o in barca?

La scelta di raggiungere e grotte a piedi o in barca è in base alle tue preferenze, esistono tuttavia dei pro e dei contro per entrambe le scelte.

Raggiungere le grotte a piedi è sicuramente la soluzione più faticosa, è consigliabile seguire questa strada solamente se si ha la certezza di una buona resistenza fisica, la scalinata non rappresenta un ostacolo insormontabile, ma in alcune ore del giorno resta completamente esposta al sole e di conseguenza anche per i più esperti potrà risultare faticoso terminare il percorso. Il consiglio in questo caso è quello di effettuare l'escursione nelle ore della mattina in cui la scalinata è parzialmente all'ombra e consente di osservare con più calma anche gli scorci meravigliosi sul mare cristallino della costa occidentale della Sardegna.

In barca dal punto di vista fisico è senza dubbio la scelta più semplice, rappresenta una scelta molto comoda in quanto si arriva direttamente all'ingresso delle grotte di Nerone. In questo caso bisognerà però fare i conti con le condizioni del meteo e soprattutto del mare, può capitare infatti che anche davanti ad una prenotazione effettuata per tempo ci si possa trovare costretti ad annullare l'evento per via delle condizioni climatiche; inoltre questa soluzione rappresenta anche quella più costosa dal punto di vista economico pur non essendo in alcun modo una spesa fuori mercato.

Curiosità

La grotta è costituita al suo interno da numerose stalagmiti, la formazione di queste opere naturali è estremamente complessa, per la formazione di un centimetro cubo di stalagmite occorre un periodo di all'incirca trecento anni, già questo rende possibile capire la maestosità dell'opera che abbiamo davanti, la formazione avviene grazie ad una sorta di gocciolamento costante che consente la creazione di questi immensi capolavori che nei casi più eclatanti, come visto, possono raggiungere anche le dimensioni di diversi metri.

A detta dei ricercatori e degli speleologi buona parte della grotta è ormai inattiva, questo vuol dire che la sua fase di modellamento è terminata, ulteriore motivo di massima attenzione da parte dei visitatori che devono evitare in tutti i modi di poggiarsi e rovinare questo genere di opere, nonostante tutto una piccola parte della grotta risulta ancora in fase di modellamento, il costante gocciolamento in questo caso è ancora presente e consente la crescita seppur millimetrica di queste strutture stalagmitiche, queste sezioni in fase di modellamento solitamente risultano facilmente riconoscibili anche agli occhi dei turisti per via della loro colorazione più chiara rispetto all'ambiente circostante.

Le grotte di Nettuno sono state sede di un set cinematografico nel 1978 per il film "L'isola degli uomini pesce", all'interno del set e quindi della grotta, venne realizzata addirittura una piccola imbarcazione per consentire le riprese.

La Grotta di Nereo rappresenta la grotta sommersa più estesa di tutto il Mar Mediterraneo.

Ogni anno le grotte attraggono un numero molto alto di turisti, tenendo in considerazione anche il fatto che l'ingresso alle grotte viene limitato o comunque scaglionato per permettere a chiunque di poter visitare in piena tranquillità le grotte e soprattutto per non rischiare di sovraffollare un posto che richiede comunque la massima attenzione da parte dei turisti onde evitare di danneggiare ciò che la natura ha reso possibile osservare.

Nel momento in cui si programma la visita alle grotte di Nettuno è bene informarsi su cosa è possibile fare e non fare all'interno del sito e ancora è consigliabile consultare il sito web messo a disposizione dalla stessa città di Alghero che oltre alle varie indicazioni dal punto di vista comportamentale indicherà anche quale abbigliamento è più opportuno indossare, informazione utile specialmente per coloro scelgano di raggiungere le grotte a piedi e percorrendo di conseguenza la scalinata.

 

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